Un emozionante pomeriggio a Bardonecchia
di Antonella Manduca
Sabato scorso, 23 agosto, durante il prestigioso festival Bardonoir, si è svolta a Bardonecchia la finale del Premio Agatha 2025, concorso Nerodonna/Golem Edizioni.
Piazzandomi al secondo posto sono stata una delle finaliste premiate.
Difficile trasmettere e raccontare l’emozione, l’onore e, senza nasconderlo, l’orgoglio che ho provato.
Bardonoir ha visto passare sulla scena 1312 del Palazzo delle Feste, nei giardini e tra le strade della cittadina montana, una serie di scrittori di grande fama e di sicuro talento.
Essere premiata proprio lì, in mezzo a quelle celebrità è molto più di un privilegio. Ho calpestato lo stesso spazio e salito gli stessi gradini che hanno calpestato loro, un’esperienza unica.
Sono sicura di non essere riuscita a nascondere il tremolio del microfono tra le mie mani quando, davanti al pubblico che applaudiva, ho dovuto parlare: quell’impertinente non smetteva di agitarsi a dispetto della mia volontà. Forse il pubblico in sala si è accorto della mia emozione e ha sorvolato sul fatto che stessi cercando nella mia testa le parole giuste, nonostante avessi passato le ultime sei notti a prepararmi su ogni argomento possibile immaginabile si fosse palesato nelle domande dell’intervistatore.
Brava Emanuela Carbonelli che si è meritata il primo posto con un racconto che non vedo l’ora di leggere nella collana Nerodonna, Golem Edizioni, brava Margherita Gobbi che si è piazzata al terzo con una narrazione che dal titolo deve essere molto intrigante.
Che dire a freddo?
Una parola sola: GRAZIE!
Grazie a chi mi ha letto e ha trovato il mio racconto interessante e degno di un premio.
Grazie a Bardonecchia, alla Sindaca Chiara Rossetti, a Bardonoir e al suo architetto, Giorgio Ballario, tutti insieme hanno accolto questa iniziativa con entusiasmo.
Grazie Elisabetta Serra che ha realizzato con maestria i bellissimi premi che sono stati assegnati a me e alle altre finaliste.
Grazie a Francesca Piazza che è un vulcano di energia e di idee. Il mondo aspettava qualcuno come lei.
Grazie a Cristina Origone che malgrado non fosse presente fisicamente c’era, perché questa iniziativa le appartiene e tutto parlava di lei.
Che altro dire?
È stato bellissimo.

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